giovedì 3 gennaio 2013

L’Evoluzione


Per raggiungere questa vetta, l’uomo deve iniziare la propria evoluzione fin dalla sua origine, attraverso la formazione e la responsabilità dei propri atti; questo principio costituisce la mèta dell’ascensione evolutiva, concludendosi nell’assoluta perfezione di ogni aspetto e conoscenza.

È impossibile arrestare o negare l’evidenza di questo cammino, poiché questo moto incalza l’uomo fin dal suo primo discendere, spingendolo verso questa aspirazione altissima, dove l’equilibrio perfetto segue un altrettanto perfetto disegno racchiudente le linee principali tracciate da ogni essere umano per innalzare e concludere l’immenso edificio dell’evoluzione dell’umanità.

Questo principio universale contiene la base comune ad ogni mondo, cioè la necessità da parte dell’uomo di evolvere in ogni campo – dalla materia all’energia, dal pensiero allo spirito, dal diritto al dovere, dal singolo allo Stato, dalla guerra alla pace – finché, raggiunto il limite massimo dell’evoluzione, può giungere a contemplare la perfezione di Dio.

Chi ubbidisce, chi comanda, chi lavora, chi opera, chi distrugge o chi crea, ognuno segue un proprio ritmo evolutivo e l’umanità futura giungerà a concepire il mondo della materia come il mezzo indispensabile e prezioso, per raggiungere questo gradino evolutivo, e non come centro dominante per le azioni del proprio io.

Il concetto di questo lavoro non deve essere svolto come una condanna forzata ed irriducibile, ma piuttosto come il solo mezzo per raggiungere il grado più alto del richiamo spirituale. Sempre in questo campo, per l’uomo la parte più difficile è rappresentata dall’annullamento dell’egoismo fino al raggiungimento di un Bene collettivo nel quale ogni singolo versa il proprio granello.

Per accelerare questa marcia è richiesta una stretta collaborazione da parte di ogni creatura, poiché ogni ciclo deve raggiungere il proprio gradino entro il tempo spirituale stabilito dalla Legge che, non conoscendo soste, chiama e sospinge.

Solo così si costruiscono le vie dello spirito. La morte ed il continuo andare di queste pagine umane alle quali ogni essere apporta il proprio timbro costituiscono l’intero “Libro” che si concluderà, vittorioso, nei grandi campi celesti nei quali il lavoro diviene Opera. L’egoismo Amore e la morte Vita Eterna.

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